Pietro
3/5
questo museo si trova in pieno centro, accanto alla chiesa della Santissima Annunziata, in un palazzo che merita assolutamente per quanto riguarda la facciata in quanto riccamente decorato da colonnine che ornano le poche finestre.
il percorso espositivo presenta purtroppo, al contrario, diversi punti deboli.
innanzitutto la biglietteria si trova al primo piano. non c'è controllo quindi chi entra può anche visitare la consistente parte al piano terra senza fare il biglietto e non essere notato. l'esposizione infatti è su due piani.
la visita inizia accanto alla biglietteria dove c'è una sala quasi spoglia, con 3 vetrine con pochi reperti e qualche cippo funerario. un pannello spiega il corredo femminile ai tempi dei romani.
si torna quindi nel corridoio e si visitano due sale. la prima a sinistra è occupata da un piccolo museo etnografico. sono esposti una ventina di abiti femminili tradizionali di vari paesi abruzzesi a cui si aggiunge l'abbigliamento tipico del pastore. alle pareti sono esposti disegni che raffigurano gli abiti tradizionali maschili e femminili. in molti casi si ripetono più volte gli stessi paesi.
al centro della sala si trovano gli attrezzi utilizzati per lo più in transumanza e qualche altro oggetto agricolo o della casa.
nel complesso è un po' trascurato come ambiente ma i vestiti sono ben esposti e interessanti da vedere. i quadretti nella fila più in alto son decisamente poco visibili invece.
accanto si trova la sezione archeologica che prosegue al piano terra. a rigor di logica sarebbe opportuno iniziare da sotto visto che è la parte con i reperti più antichi, ma il custode ci ha fatto cominciare da qui...
in questa grande sala a forma di T si trovano nelle vetrine e in centro sala oggetti provenienti da necropoli e aree sacre del territorio e risalenti al periodo romano: lucerne, suppellettili da cucina, vasellame, statuine votive, anfore, olpi, ecc. e quanto si può vedere esposto. ogni vetrina è corredata da un pannello informativo. sono una trentina solo in questa sala quindi è piuttosto impegnativo leggerli tutti anche se sono fatti bene. lo stile è un po' vecchiotto...
alcuni parlano dei principali studiosi che hanno raccolto e donato i reperti al museo. 4 sono dedicati al santuario di Ercole Curino, che si trova non lontano. i resti sono visitabili. in questa sala è stato riprodotto un pezzo di mosaico pavimentale bianco e nero ed è esposto l'Ercole a riposo, una copia dell'originale che si trova al museo archeologico di Chieti.
scendendo al piano terra si può vedere l'altra grande sala dove sono esposti in vetrine simili a quelle del piano superiore i reperti più antichi, che risalgono alla preistoria e all'età pre-romana. al fondo ci sono alcuni cippi e un bell'altorilievo in marmo che raffigura la transumanza. più che altro sono esposti nelle vetrine frammenti di ceramica, con qualche arma e oggetto in ferro.
qui i pannelli sono circa 35. questo rende la visita molto rallentata e noiosa. benchè dicano cose interessanti sarebbe opportuno secondo me condensare le nozioni posizionando pochi supporti informativi in grado di far comprendere ciò che si sta vedendo.
la visita si conclude in un altro ambiente dove si possono vedere gli scavi che hanno riportato alla luce negli anni 90 una domus romana abitata tra il I sec.a.c. e il II sec. d.c.
si possono vedere alcuni affreschi e mosaici bianchi e neri oltre ai muri ancora in piedi. 4 pannelli spiegano quanto si può vedere. ci sono anche due vetrine con alcuni reperti trovati in situ. un depliant fornito in biglietteria fa da guida per comprendere bene quello che si sta osservando.
dovrebbe esserci anche una parte dedicata a pinacoteca - 5 sale - ma è chiusa attualmente.
la visita richiede circa 2 ore, 3 se si vogliono leggere tutti i pannelli.
il museo è aperto dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, lunedì chiuso.
il biglietto costa 3.5€.
il bagno è sulla sinistra appena entrati. non tenuto benissimo...
non consiglio particolarmente la visita soprattutto per la trascuratezza in cui sembra versare l'intero percorso espositivo.